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Ottimo, così conoscerò un giocatore peruviano oltre a farfan
 
~Gray Føx™ ha detto:
Magari avrà dato qualche mazzetta a qualcuno
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Ma in federazione magari no ma ricordo bene che i tifosi peruviani ce l'avessero a morte con lui quando aveva rifiutato la convocazione perché sperava nella convocazione dell'Italia. :asd:
Kinnikuman ha detto:
Ottimo, così conoscerò un giocatore peruviano oltre a farfan
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E Guerrero no?
Comunque il Perù ha dei giocatori di culto anche se meno mainstream. Tipo (San) Pedro Gallese.
 
~Gray Føx™ ha detto:
Gianluca Lapadula giocherà per il Perù. L'attaccante torinese, la cui madre è originaria del Paese sudamericano, nei giorni scorsi aveva avviato ufficialmente le pratiche per rendersi convocabile dal c.t. Ricardo Gareca, che oggi l'ha inserito in lista per le sfide di qualificazione mondiale contro Cile e Argentina ("tutto è ben avviato", ha confermato in conferenza stampa). La federcalcio peruviana, nei giorni scorsi, aveva sottolineato la necessità di espletare correttamente tutte le formalità prima di considerare la punta del Benevento come parte della nazionale. Iter completato: il desiderio del giocatore è stato esaudito.


Che perdita guys :asd:
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Uau, che roba :sard:
 

Rizzoli a 360° sul VAR: tutte le parole del designatore arbitrale​


Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, ospite di Sky Sport è entrato nel dettaglio dell’uso del VAR e sulle polemiche degli ultimi giorni. Partendo dall’episodio del rigore non assegnato in Inter-Parma per fallo su Perisic: “Apprezzo i toni di Marotta, colgo l’occasione per ricordare che da quest’anno assieme alla Federazione abbiamo istituito un nuovo ruolo, che farà da raccordo tra arbitri, club, Federazione e lo ricopre Gianluca Rocchi che, ci tengo a precisarlo, non è un ufficio reclami. È già andato da diversi club di A e B per parlare dell’interpretazione delle regole, ma anche per ascoltare. Per avere un filo diretto e migliorare le collaborazioni. È un ausilio che servirà alle società anche per capire il nostro modo di lavorare, a noi per capire i problemi dei club. Il dialogo è costruttivo, lo abbiamo imparato già nella scorsa stagione quando abbiamo commesso errori sul metro di giudizio. Ascoltando calciatori e allenatori, stiamo cercando di aggiustare la mira. Eravamo partiti bene quest’anno, poi c’è stato qualche errore evidente. Sul caso Perisic in Inter-Parma, c’è un rigore da fischiare: l’attaccante prende il tempo al difensore, se il centrale utilizza le braccia per recuperare la posizione, è un penalty da assegnare. Il VAR doveva. intervenire, essendoci una situazione oggettiva. Arbitri e VAR vogliono sempre prendere la decisione corretta, non c’è presunzione”.

Poi l’attenzione si sposta su Milan-Roma della scorsa settimana: “Sul rigore concesso alla Roma, Bennacer anticipa l’azione: ci sono i criteri per poter intervenire col VAR. A volte l’atteggiamento degli attaccanti e le proteste bloccano il canale comunicativo con l’addetto alla tecnologia. Mancini su Calhanoglu? Si hanno scontri, ovviamente, giocando a calcio. Ma se il difensore, nel suo movimento, non tocca l’attaccante nel momento in cui colpisce il pallone, difficilmente l’episodio è punibile. Anche qui il VAR doveva intervenire”.

Possibile una coppia arbitro-VAR sempre uguale? “È un ragionamento da allenatore, che facciamo spesso. È un concetto giusto. In Europa, ad esempio, funziona così: c’è affiatamento, capacità d’intervenire. L’arbitro centrale riesce a percepire se c’è certezza nelle parole dell’assistente o meno. Però bisogna anche scendere nel dettaglio, noi vogliamo mischiare le carte e dare più possibilità ai giovani. Quest’anno Nicchi ha unito gli arbitri di A e B: lo scorso anno 28 arbitri dalla B alla A, quest’anno sono già 18: i ‘nuovi’ possono crescere con gli esperti”.

Sul comportamento dell’arbitro: “Quattro o cinque on-field-review in una partita penalizzarebbe il punteggio dell’arbitro? Dico che non andare a rivedere gli errori ed eventualmente non correggerli inciderebbe molto di più. Sono stati concessi 23 rigori, di cui 6 col VAR e due revocati. Peccato per i tre errori dell’ultima settimana… Evidentemente, a volte, chi sta al VAR vede altre immagini. E cercare il dettaglio ti fa perdere il contesto”.

Episodio di oggi in Torino-Lazio, rigore concesso ai biancocelesti: "L'arbitro dal campo vede il tocco sul braccio destro, la cui posizione era consona; dal VAR gli segnalano che il tocco è con il braccio sinistro. Mi piacerebbe fossero dinamiche giudicate bene dal campo: il tiro era forte, c'era poco spazio, ma a volte si amplia inconsciamente il volume del corpo. Questa situazione è al limite, c'è qualcosa di non giudicato perché il braccio sinistro il direttore di gara se lo era perso".

Sul fuorigioco: "Quando c'è una scarpa in fuorigioco, si parla tendenzialmente di 30 cm. Quindi non è giusto parlare di millimetri. Quando le linee blu e rosse che vedete in tv si sovrappongono, il calciatore non è in offside. Dare tolleranze quando si usa una tecnologia super precisa è una contraddizione".

Il protocollo si potrà ritoccare prima o poi? "Siamo aperti e disposti ad ascoltare, ma chi decide le regole a volte preferisce la verità del campo. Non vogliamo errori chiari ed eclatanti che non vengano corretti, bisogna cercare di evitare disattenzioni clamorose. L'infallibilità non c'è, ma andare a rivedere tutti gli episodi renderebbe le partite interminabili".
 
Heinrich ha detto:
Ma in federazione magari no ma ricordo bene che i tifosi peruviani ce l'avessero a morte con lui quando aveva rifiutato la convocazione perché sperava nella convocazione dell'Italia. :asd:

E Guerrero no?
Comunque il Perù ha dei giocatori di culto anche se meno mainstream. Tipo (San) Pedro Gallese.
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L'unico guerrero che conosco è eddie. E in minor misura chavo
 
K12 ha detto:
Tra i giocatori peruviani c'è anche Advincula. Mi ricordo i meme duranti i mondiali o la copa america :sard:
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Sarà che l'ho sempre pronunciato con l'accento corretto ma non avevo mai fatto caso ai possibili calembour. :asd:
Kinnikuman ha detto:
L'unico guerrero che conosco è eddie. E in minor misura chavo
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Apprezzo moltissimo il riferimento.
Ma Paolo Guerrero è un gran giocatore, ex Bayern e soprattutto ex Amburgo. Fra l'altro un suo gol decise la Coppa del Mondo per Club vinta dal Corinthians contro il Chelsea, ultima vittoria di una sudamericana.
 
A Mosca cosi

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Spagna, il portiere pareggia al 95': ma l'epilogo è da non credere​


Ha dell'incredibile quanto successo nei minuti finali di Vinarós-Peñíscola, partita di Primera Regional, la sesta divisione del campionato spagnolo di calcio. Negli ultimi minuti di gara, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il portiere dei padroni di casa, Carlos Aguayo, ha segnato il gol del'1-1. Ma mentre tornava con troppa calma in porta dopo l'esultanza, l'attaccante avversario Marcos Cano lo ha beffato con un tiro da metà campo.

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~Gray Føx™ ha detto:
A Mosca cosi

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Spagna, il portiere pareggia al 95': ma l'epilogo è da non credere​


Ha dell'incredibile quanto successo nei minuti finali di Vinarós-Peñíscola, partita di Primera Regional, la sesta divisione del campionato spagnolo di calcio. Negli ultimi minuti di gara, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il portiere dei padroni di casa, Carlos Aguayo, ha segnato il gol del'1-1. Ma mentre tornava con troppa calma in porta dopo l'esultanza, l'attaccante avversario Marcos Cano lo ha beffato con un tiro da metà campo.

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Insomma il portiere ha combinato un bel aguayo
 

Maradona sarà operato al cervello per un ematoma subdurale​


Il Pibe de Oro era stato ricoverato con segni di depressione ma una TAC ha rivelato il problema
 
Un giorno lo vedi come il tuo idolo, qualche tempo dopo è un tuo compagno di squadra e gli fai l'assist per la vittoria...

Bale & Reguilón

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Dopo 18 anni torna Torneo Segreto della Nike: Tonali e Giugliano gli italiani presenti​


Uno dei più famosi spot pubblicitari da parte della Nike risale al 2002, quando su una nave cargo ormeggiata al largo, ventiquattro dei migliori calciatori mondiali si sfidavano in una gabbia - con Cantona come arbitro - in un torneo tre contro tre. Il torneo segeto (altresì conosciuto come Scorpion KO) aveva come protagonisti grandi campioni del calcio mondiale Henry, Vieira, Ljunberg, Davids, Denilson, Cannavaro, Claudio Lopez, Totti, van Nistelrooy, Saviola, Thuram, Roberto Carlos, Ronaldinho, Rosicky, Mendieta, Nakata, Scholes, Luis Enrique, Wiltord, Ronaldo, Seol, Rio Ferdinand e Crespo.

La Nike ha ufficializzato ora il nuovo torneo, segno dei tempi: tanti ragazzi giovanissimi, ma anche molte star del calcio femminile. Per l'Italia ci sono due rappresentanti: uno è Tonali - con la stellina del Rennes Camavinga e Castellanos - l'altra è il centrocampista offensivo della Roma, Manuela Giugliano. Ecco le squadre in gara.

Brasileiragem: Cunha, Rodrigo, Debinha
The G-Team: Greenwood, Geyord, Giugliano
Silky Smooth: Mount, Alexia, Stanway
Next Up: Camavinga, Castellanos, Tonali
Precious Cargo: Havertz, Harder, Under
The Untouchables: McKenzie, Pugh, Mewis
City Slickers: Walsh, Bronze, Foden
The Strikers Committee: Zhang, Lautaro, Kirby
 
Mancini positivo al covid.
Avrà visto troppa tv?
 
BlackWizard ha detto:
Coppa delle Alpi, coppa anglo-italiana, coppa delle fiere, coppa Latina ecc. Tutti trofei soppressi prima dei '70.
È vero che senza soldi non si va da nessuna parte, nel calcio come nella vita ma, sarò nostalgico io, non bastano, e meno male.
C'è una storia, una cultura o tradizione che dir si voglia che parla e ha un peso molto importante, almeno quanto il danaro.
Basta farci caso: City e PSG su tutti. A livello nazionale avranno anche avuto la loro importanza, più la prima della seconda, ma in ambito europeo non hanno mai concretizzato nulla e nonostante siano almeno 10 anni che sono inondati di danaro, questo non basta. Lo United ne è un altro esempio, dalla champions del 2008 sono riusciti a portare a casa una coppa Uefa, nonostante sulla carta il city abbia avuto più soldi nello stesso arco di tempo, idem il PSG.
La storia non si scrive solo con i soldi, si scrive anche e sopratutto con questi ma non solo, non bastano. C'è una cultura nei più importanti club europei, quindi del mondo, che si crea con la storia, non la puoi avere da un giorno all'altro. Basta vedere questo, anche perché, in fin dei conti, sono quasi sempre le stesse a vincere.
Sarò romantico io ma ci credo.
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storia, una cultura o tradizione te le fai coi soldi. la nostalgia maschera bene, ma basta vedere un po nel dettaglio chi vinceva e che possibilità aveva.

esempio scemo il Torino tornato competitivo anni 70, perchè? Con i soldi e importanti investimenti per l'epoca. Senza di esso il Toro non valeva nulla come nel periodo prima di Pianelli e come oggi giorno è una sqaudretta che bazzica la zona bassa della A.


Il fatto che vincono sempre le stesse è una prova che i soldi sono tutto. Ed è la prova di ocme gli appasionati sono irritati da sqaudre comprate da grandi magnati che si intrommettono nella tanto decantata tradizione e rubano le vittorie delle solite note. City su tutte. Ma anche il picoclo grande Ludogorec che oramai domina da nove anni in maniera perenne la sua relatà, con i soldi del suo ricco proprietario ha rotto la normalità bulgara delle grandi squadre di Sofia (che sono le due sqaudre con la paventata tradizione), che oramai vivono di avanzi.


ps. Lo United è un esempio di come si buttano i soldi (un po come l'inter), vincere la coppa Uefa è il minimo sindacale.
 

Palermo-Catania si gioca, i rosa nel derby con undici giocatori (e due portieri in panchina)​


Chissà che succederebbe in Serie A:chris:
 
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~Gray Føx ha detto:

Palermo-Catania si gioca, i rosa nel derby con undici giocatori (e due portieri in panchina)​


Chissà che succederebbe in Serie A:chris:
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Google risolve tutto
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